La rabbia trattenuta

La rabbia che non viene espressa non sparisce: si accumula.
Si incarna nei muscoli, nello stomaco, nelle relazioni.
Quando tratteniamo la rabbia per “non dare fastidio”, per “non ferire”, per “non creare problemi”,
la dirigiamo contro noi stessi.

Ma la rabbia, come ogni emozione, ha un messaggio.

Va ascoltata, accolta, e trasformata in forza, in parola, in verità. Trattenere non è saggezza. È rimozione.

Domande su cui meditare:

Dove senti di aver trattenuto rabbia per troppo tempo?

Cosa avresti voluto gridare e hai invece ingoiato?

Che forma potrebbe avere la tua rabbia se le dessi uno spazio sacro?

Mantra interiore:

“Do voce alla mia rabbia. La trasformo in verità, coraggio e confine.”

Buona Vita 🪷
Emilio Gasparro

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